giovedì 25 febbraio 2016

Manibus date lilia plenis, purpureos spargam flores


E così febbraio, mese delle perdite,  si è portato via anche la mia roccia con le sue mani grandi e consumate. Però è stata coniata una parola nuova, «petaloso», di cui tutti parlano, che è bellissima e mi consola. Per associazione, la trovo vellutata e fragrante e voglio anch'io contribuire alla sua diffusione, benché sottovoce.
 A me, traduttore, il suo suffisso piace. Mi aiuta a evitare rime e assonanze con i tanti ato, eto, ito di cui è disseminata la nostra bella lingua. E mi piace l'eco che ha avuto la risposta della Crusca e anche la maestra che ha posto il quesito. Spero che in molti si siano soffermati a pensare all'uso del suffisso -oso e al fatto che  un sinonimo non  è quasi mai del tutto un sinonimo. In breve, che l'entusiasmo per una bella parola sia occasione di qualche bella scoperta. Se no, pazienza. Chissà, forse resterà l'aggettivo o il suo ricordo. 
 Qualcosa resta sempre.