Una volta ho scritto un racconto giallo. L'ho ritrovato oggi dopo anni, mentre facevo ordine tra i miei file. Temo di averlo presentato a un concorso, un'estate che avevo poche traduzioni. Spero di aver usato uno pseudonimo. Metto qui le ultime righe, giacché sono le uniche che ritengo di poter salvare:
" Lavoro da anni con la gente di un paese di
affabulatori. Il gelo e le giornate brevi stimolano la voglia di raccontare e
di ascoltare. Ho deciso di credere, una volta per sempre, alla storia di Anna e
Nikolaj. A suo modo, il finale era sentimentale e non avevo bisogno d’altro."
Per completezza di informazione, gli assassini erano Anjuta e Kolja.
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