Voglio cominciare il nuovo anno con una poesia di Ángel González, che in
pochi versi dice la meraviglia della lettura.
Al lector se le llenaron de pronto
los ojos de lágrimas,
y una voz cariñosa le susurró al
oído:
¿Por qué lloras, si todo
en el libro es de mentira?
Y él le respondió:
Lo sé;
pero lo que siento es de verdad.
E, senza la grazia del poeta, sussurro all'orecchio del raro lettore che avesse a passare di qui per caso, tre titoli di libri che sono le mie letture di
questo mese.
Sono assoggettati ai miei gusti e al mio estro, come tutto ciò che è contenuto
in questo blog, dunque non pretendono nemmeno di essere un suggerimento ma piuttosto un elenco
di opere di autori ben noti che, se piacciono, non si lasciano dimenticare.
Il primo
è un capolavoro, un classico di settecentocinquanta
pagine:
Manoscritto trovato a Saragozza di Jan Potocki. Si compone
di tante storie che sbocciano l'una dall'altra come fiori prodigiosi. È il mio
Le mille e una notte. Mi tiene compagnia
quando mi sveglio nel buio e invece di perdermi nei cattivi pensieri parto per
questo viaggio spettacolare.
Il secondo è di un autore che ho scoperto tardi, che Neri Pozza ha ripubblicato per intero e si chiama Romain Gary. Stavolta tocca a una serie di racconti
: Una pagina di storia. Ma
se qualcuno non li avesse letti non mi perderei
La vita davanti a sé e
Educazione europea. Ecco uno scrittore
de
verdad viene da dire.
Il terzo è
Goya di Tzvetan
Todorov e lo leggerò perché mi piacciono Goya e Tzvetan Todorov.
Tutti e tre questi libri sono stati scritti in francese, ma i loro autori
sono nati (in ordine di apparizione) in Polonia, in Lituania, in Bulgaria.
Scelgo come immagine Romain Gary e la sua bella faccia.
Piccola nota bibliografica:
Jan Potocki,
Manoscritto trovato a Saragozza, Guanda, a cura di R.
Radrizzani, trad. di G.Bogliolo.
Romain Gary,
Una pagina di storia e altri racconti, Neri Pozza,
trad. di R. Fedriga.
Tzvetan Todorov,
Goya, Garzanti, trad. E. Lana.