domenica 25 gennaio 2015

Da Dymkovo a Miró: la forza evocativa dell'arte.


giocattolo di Dymkovo
Questo è il mio variopinto tacchino di Dymkovo. L'ho comprato durante uno dei miei primi viaggi in Russia ormai trent’anni fa. In origine queste figurine erano giocattoli, talvolta fischietti,  poi sono diventate dei magnifici soprammobili. I giocattoli autentici provengono dall’omonimo quartiere della città di Kirov, sono modellati  con argilla rossa e sabbia di fiume da artigiani provetti e sono tutti pezzi unici. Vengono immersi nel gesso per ottenere la caratteristica base bianca, e decorati a mano di rosso, azzurro, verde, giallo. Il mio conserva ancora una sottile lamina in foglia d'oro al centro della ruota. Le altre le ha perse per strada, passando di casa in casa, fino a quella dove abito ora.
siurell maiorchino
Siccome sta un po' in alto, in una piattaia appesa sopra un pianoforte, me l'ero un po' dimenticato.
Ma oggi mi è tornato in mente, perché, nel visitare la bella mostra che Mantova ha dedicato a Miró, ho scoperto che l'artista amava molto i siurrels maiorchini, statuine d’argilla con fischietto incorporato, come grandi ocarine, pitturate di bianco con pennellate azzurre e rosse, le tinte del mare e del sole mediterraneo,  gli stessi colori puri e saturi dei dipinti di Joan Miró e del folclore delle terre fredde, pressate dall’atavico bisogno di interrompere la monotonia nivea del gelo.
Risultati immagini per joan miro progetto per un monumento
Joan Miró Progetto per un monumento
Sono grata a Miró per questo ricordo che la sua arte mi ha evocato. Mi chiedo se l’artista  conoscesse i giocattoli di Dymkovo. Non lo so, ma sono sicura che gli sarebbero piaciuti molto. 




* La mostra è alla Fruttiere di Palazzo Te, a Mantova, fino al 6 aprile.

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