mercoledì 19 novembre 2014

Una questione di principio che condivido pienamente.

Riporto  qui sotto il testo della petizione di Biblit. A questo link si può firmare.
Petizione

Spett. Più Libri Più Liberi,
nel 2002, abbiamo salutato la prima edizione di Più Libri Più Liberi come una preziosa opportunità di confronto tra professionisti dell’editoria e lettori e un importante segnale di attenzione nei confronti di un settore vivace, ma non sempre adeguatamente considerato, come quello della piccola e media editoria.

Nel corso degli anni abbiamo assistito al passaggio in fiera di tanti autori — scrittori, traduttori, illustratori — e ascoltato con interesse la loro voce, uscendone ogni volta umanamente arricchiti e convinti che la buona editoria si fondi sul dialogo e sulla capacità di valorizzare non solo la creatività, ma anche la professionalità e l’esperienza, di quanti mettono con passione la propria opera al servizio della conoscenza.

È con vivo sconcerto, dunque, che abbiamo appreso la decisione dell’organizzazione di Più Libri Più Liberi di escludere quest’anno gli autori dalle categorie di visitatori professionali aventi diritto all’accredito, prevedendo come figure professionali solo editori non espositori, librai, bibliotecari, distributori/promotori, insegnanti e agenti librari.

Non conosciamo le motivazioni di tale scelta, ma se essa è stata dettata dall’esigenza di ridurre i costi di gestione, quanto mai comprensibile e diffusa nell’attuale temperie economica, riteniamo che vi fossero altre soluzioni praticabili quale, ad esempio, garantire a tutte le categorie professionali un ingresso a prezzo ridotto, anziché gratuito, come d’altronde avviene nelle principali fiere editoriali italiane.

Se si considera, poi, che per godere dell’ingresso a prezzo ridotto a Più Libri Più Liberi è sufficiente essere in possesso di un biglietto dell’autobus timbrato in giornata, la scelta di escludere gli autori appare ancora più umiliante e ingiusta.

Vi chiediamo, pertanto, di tornare sulla vostra decisione e di inserire a pieno titolo gli autori tra le categorie aventi diritto all’accredito.

Una fiera editoriale che non riconosce il ruolo di chi i libri li scrive, li traduce, li illustra rinuncia alla sua ragione di esistere.
Biblit, network per traduttori letterari

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