Un tempo compravo nei mercatini, nei negozi di libri usati, nelle botteghe
antiquarie ogni pubblicazione che avesse attinenza con la cultura russa. Libri senza
valore da un punto di vista economico, non da collezionisti. Erano quel tipo di
libri che si usa, si consuma, si sfilaccia, si maneggia. Volumi che restano lì
con le copertine mezzo staccate, scollate, a testimoniare che il loro contenuto
era molto interessante e il libro in sé solo un oggetto bellissimo, a cui
avevano lavorato tante persone, ma pur sempre un contenitore, la scatola.
Oggi ho perso quell'abitudine, ma alcuni di quei libri li ho ancora. Ce n'è
uno, del '70, pubblicato dalla casa editrice Electa, che si intitola Moda e rivoluzione. Parla dell’abbigliamento
russo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. E fa un
excursus degli scambi tra moda e pittura, moda e arte, nei primi anni venti,
quando in Russia c'erano le avanguardie. Era un'epoca dinamica. Si sperimentavano i cosiddetti "ismi".
Allego qui una pagina, con dei bozzetti che trovo molto belli. Quell' epoca sembra remota, ma gli abiti sono ancora attuali. Sono della pittrice e costumista Ljubov' Popova, Sono colorati e oggi c'è un po' di sole.
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