Vado a vedere la mostra di Kandinsky a Milano. Ne avevo vista una bellissima
alla Fondazione Mazzotta diversi anni fa. Kandinsky a me piace scriverlo
Kandinskij. Guardo le sue opere e lascio che mi riempiano gli occhi di colore.
Imparo che il pittore associava il giallo al triangolo, il rosso al quadrato e
l'azzurro al cerchio.

So che era amico di Mirò e mi viene in mente Calder: scultura in
movimento. E siccome si parla di blu, arrivano anche
Gli amanti azzurri di Chagall. Mi piacerebbe aggiungere anche il
Demone seduto di Vrubel’, con le sue
pennellate celesti.
Tutto mischiato e tutto bello, come in una mia personale galleria.
Come
Juanjo Sáez (historietista español), che immagina una visita immaginaria con sua
madre a un museo immaginario e un quadro di Mirò...
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