martedì 24 settembre 2013

Il postino e Margherita.

Sto fissando il computer con occhio vacuo. Anche un lavoro amato riserva qualche  delusione. Comincio una pagina, ma poi mi perdo in una raccolta di poesie: devo sceglierne alcune. La tendenza è di fare le cose alla rinfusa, oggi. Suonano alla porta. Arriva  un plico da un'agenzia letteraria. Un libro che parla di Čechov.  In questo pomeriggio  di sole settembrino, il postino mi sembra Pavel Ivanovič Čičikov, giunto sulla sua piccola carrozza attraverso la steppa  fin qui nella bassa padana, per portarmi uno spigolo di Russia. Guardo in cielo: il portalettere è ora Margherita a cavalcioni di una scopa, e mi lancia un manoscritto. Con la testa piena di visioni letterarie, mi faccio uno spritz. Forse l'inizio di un bel zapoj,* in stile Mosca sulla Vodka.

*zapoj = la regina delle sbronze (la z è la traslitterazione della s dolce, non è una zeta)


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