domenica 11 agosto 2013

Estroverso - versi estrosi verso l'Est

C'è un piccolo concorso di traduzione dalle lingue dell'est che si chiama Estroverso. Si può tradurre dalla lingua prescelta in italiano o in friulano. Ogni anno le lingue proposte, in numero di tre, cambiano. I testi vengono scelti dagli organizzatori. Sono testi inediti in Italia, appartenenti alla letteratura per l'infanzia, in una rosa di quattro o cinque. Per divertimento un paio d'estati fa, visto che tra le lingue proposte c'era il russo, ho partecipato (non ho vinto).  Ho scelto un'opera piuttosto difficile da tradurre: una raccolta di filastrocche, in versi rimati. È un buon esercizio, per la metrica, per la fantasia. E poi il russo è una lingua flessa, mentre l'italiano, più disteso di così si muore...
Di seguito, dalla raccolta che avevo tradotto – Ci assomigliamo molto, di Artur Givargizov – una filastrocca nella mia traduzione e in originale:

Ti-ri-ri
  
Ti-ri-ri, sentite questa tiritera
Come di polvere sotto lo straccio?
La canta  la bidella, la vecchia Tamara,
nel suo sgabuzzino sola con lo strofinaccio.
È da anni che lavora nella scuola elementare,
pulisce, spolvera, strofina.
Ma ogni tanto ricorda i sogni di bambina,
siede e sottovoce si mette a canticchiare.

Та-ра-ра, ра-ра

Слышите песню: та-ра-ра, ра-ра —
Как будто пилой по тёрке?
Это уборщица — тётя Тамара
Поёт у себя в каморке.
Она давно работает в школе:
Скребёт, вытирает, моет.
Но иногда вспомнит о воле,
Сядет и тихо завоет.

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